Perché non dovresti vergognarti se i tuoi genitali non hanno l’aspetto di quelli che si vedono nel porno

17/06/2021
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Feet emerging from a white blanket

Non fraintendiamoci: sappiamo che il porno offre dei vantaggi alla nostra vita sessuale. Ma non si può negare che può essere anche abbastanza problematico. Soprattutto quando si tratta di creare delle aspettative esagerate e irrealistiche sull’aspetto dei genitali.

Perché di fatto, in gran parte del porno si vedono genitali che spesso sono stati alterati chirurgicamente ed esteticamente. E in più, ti accorgerai che i peli pubici sono praticamente inesistenti. Questo ha portato a una crisi di fiducia in se stessi nella sfera sessuale, per cui le persone sentono sempre più il bisogno di riprodurre quei cosiddetti ‘genitali perfetti’, con un aumento esponenziale, negli ultimi anni, di richieste di interventi chirurgici al pene o alla vagina. Accade lo stesso anche nei film mainstream, con le star di Hollywood che hanno tutte dei corpi considerati perfetti e fanno ‘sesso perfetto’ quasi tutto il tempo. È incredibilmente raro vedere delle rappresentazioni realistiche. E non dimentichiamo che gran parte del sesso nel porno è ampiamente orientato verso le norme sociali, quindi se ci si trova in un punto diverso dello spettro di genere, dell’orientamento sessuale o della fascia d’età “accettabile”, è probabile che quello che si vede sullo schermo renda ancora più forte il senso di alienazione.

Ma il punto è questo: rifletti su uno qualsiasi dei tuoi incontri sessuali al di fuori del mondo del porno e ti accorgerai presto che le rappresentazioni sullo schermo non sono esattamente un ritratto fedele della maggioranza di noi. Che si tratti di peni, vagine, seni o testicoli… ogni singola persona è diversa. Se vuoi un’ulteriore prova di questo, guarda le opere dell’artista Laura Dodsworth, che ha fotografato 100 peni e 100 vulve nell’ambito del progetto Bare Reality (Nuda realtà). Una sbirciata veloce alle immagini finali è sufficiente per scoprire che l’idea di un pene “normale” o di una vagina “normale” non è altro che un mito!

Se senti che il porno sta influenzando negativamente la tua immagine corporea, prenditi un po’ di tempo ed esplora qualche modo nuovo di cercare piacere. Perché non provi con un sex toy, se non l’hai già fatto? Se per il momento non ti va di rinunciare alla tua forma preferita di stimolazione visiva, c’è anche un’offerta sempre maggiore di porno alternativo, che propone una narrazione più realistica rispetto al porno standard.

E ricorda: il sesso, che sia sullo schermo o nella vita reale, dovrebbe sempre farti sentire bene!

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Perché le donne si sentono in dovere di fingere gli orgasmi?

17/06/2021
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Purtroppo, ma non c’è da sorprendersi, le ragioni sono molte.

Che sia stato durante la scappatella piccante di una sera o con un partner meraviglioso, la maggioranza delle donne ha finto qualche orgasmo nel corso della sua vita. A volte le donne vogliono che il partner senta di aver fatto un buon lavoro, altre volte, semplicemente, la loro vagina non riesce a sopportare oltre quello strofinamento intenso e privo di ritmo. Magari vogliono solo finire, o sentono che c’è qualcosa di sbagliato se non riescono a venire.

Ma il motivo alla radice di tutto questo è che a moltissime donne è stato insegnato a trattare il proprio piacere come qualcosa di secondario, il che le rende incapaci di comunicare quello che vogliono, quello di cui hanno bisogno e desiderano.

Mentre i ragazzi vedono la masturbazione maschile in un gran numero di film, la presenza sul grande schermo di donne che raggiungono la sole un piacere da urlo è solo un fenomeno recente.

Cosa significa questo per le donne che fingono l’orgasmo?

Significa che l’orgasmo femminile viene visto come qualcosa di mitico che solo i maghi delle vagine riescono ad invocare, e questo non è sano. Chiunque può portare una donna all’orgasmo, se c’è abbastanza comunicazione, possibilmente un po’ di lubrificante, e consenso a palate.

Anche se gli orgasmi sono Oh cOsì adOrabili, non sono il punto di riferimento per un sesso strepitoso. Si può venire infinite volte o neanche una, questo non cambia la qualità della propria esperienza. Se liberiamo noi stesse e i nostri partner dalla pressione e ci concentriamo sull’intimità, possono succedere grandi cose:

  • Potresti raggiungere più facilmente l’orgasmo, perché non c’è niente che aiuti a venire più della sensazione di libertà.
  • Il sesso si trasforma in qualunque cosa tu desideri, permettendoti di esplorare il piacere senza i limiti di un orgasmo visto come una casella da spuntare.
  • Avrai una sensazione di empowerment, perché sarai tu a decidere quando sei soddisfatta.

Quando conosciamo il nostro corpo, sappiamo quello che vogliamo, e siamo a nostro agio, allora veniamo. Uno studio dell’Archivio del comportamento sessuale ha evidenziato che le donne che si sentono a disagio nel pronunciare la parola ‘clitoride’ hanno più probabilità di fingere l’orgasmo.

Chiaramente esiste un collegamento tra il sentirsi in imbarazzo nel parlare del proprio corpo e il sentirsi in dovere di fingere. È possibile che la risposta sia dire ‘clitoride’ almeno una volta al giorno? Non ne abbiamo idea, ma chissà, forse vale la pena provarci.

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La psicologia della finzione dell’orgasmo

17/06/2021
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C’è una psicologia vasta e complessa dietro il ‘fingere’, e non solo quando si tratta di orgasmi.

Il concetto di ‘fingere’ è intrinsecamente umano, e inizia nell’infanzia. I neonati fingono di saper fare certe cose, finché i loro muscoli e il loro cervello raggiungono lo stesso livello di sviluppo (ad esempio quando imparano a parlare). Mano a mano che cresciamo, fingere di avere sicurezza, successo e felicità, nei contesti giusti, è un comportamento naturale e perfino incoraggiato.

Anche nelle sfere più private della nostra vita, fingere il piacere sessuale è un concetto ben documentato… ma perché? Di tutte le cose che fingiamo, questa sembra la più controintuitiva.

Perché mai una persona dovrebbe davvero voler fingere di avere un orgasmo? E se ha un orgasmo, perché sente il bisogno di… abbellirlo?

Ecco le principali motivazioni psicologiche della simulazione dell’orgasmo:

1.           Feedback positivo. Qui le motivazioni della finzione sono diverse per gli uomini e per le donne. Il motivo più frequente per fingere l’orgasmo femminile, in questo caso, è fornire un ‘feedback positivo’. In altre parole, ‘essere carina’ e convincere il partner che se la sta cavando alla grande (anche se non è così). Ci sono molti motivi per cui sembra che questa sia una risposta solo femminile, e vanno dall’ambito biologico a quello socio-culturale.

2.           Noia sessuale. Fingi finché non è finita! La noia in camera da letto è il secondo motivo più frequente per cui sia gli uomini sia le donne fingono l’orgasmo. Quando il sesso è noioso, a volte è più facile farla finita e basta.

3.           Potenziamento del piacere. Qui sembra che entri in gioco la mentalità del ‘fake it ‘til you make it’, cioè una quasi-finzione. Simulare la soddisfazione per eccitare il partner a volte può portare a un’esperienza più piacevole per tutti… un pizzico di recitazione non guasta mai, giusto?

Evitare i conflitti. Per gli uomini, questa è la motivazione principale per cui fingere l’orgasmo. Evitare il conflitto o risparmiarsi lo spiacevole seguito di un rapporto sessuale non proprio ottimale. Perché è più semplice aggirare il conflitto e farsi semplicemente un po’ di coccole.

Peter Jonason, uno psicologo australiano, ha condotto ricerche su queste tendenze e ha concluso che “l’idea diffusa che solo le donne fingano l’orgasmo è falsa. In realtà, quando si tratta di ‘abbellimento sessuale’ o ‘quasi-finzione’, sembra che gli uomini possano fingere più delle donne”.

In ogni caso, qualunque sia la motivazione per cui si finge l’orgasmo, quasi sempre una comunicazione aperta porta ad un sesso più gratificante e sincero, e molto meno ‘finto’.

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Il ‘pegging’ è la nuova frontiera del tabù?

17/06/2021
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Sempre più uomini etero stanno introducendo il bottoming o ‘pegging’ nei loro rapporti eterosessuali. Coniato da Dan Savage, il “pegging” è la pratica sessuale in cui una donna penetra il partner maschile con uno strap-on.

Sebbene sia sempre più discusso e praticato, il pegging è ancora in gran parte un tabù.

Uomini etero che diventano partner riceventi durante il sesso anale sono forse l’ultima frontiera del sesso.

L’esplorazione ne ha fatta di strada…

L’area anale è ricca di terminazioni nervose che possono dare sensazioni piacevoli durante la penetrazione, indipendentemente dal genere. Nei maschi, offre un accesso diretto al ‘punto g maschile’ o ‘punto p’, che si trova a circa cinque centimetri all’interno del retto. Nelle femmine, il sesso anale può aprire la porta a tutto un mondo nuovo di stimolazione clitoridea e vaginale indiretta.

“Ma in definitiva, le terminazioni nervose non hanno una identità di genere o un orientamento sessuale.”

Quindi, se da un lato molti uomini etero non riescono neanche ad immaginare un rapporto anale passivo, dall’altro ne esistono certamente altri che lo prendono in considerazione, lo desiderano e lo praticano regolarmente.

Anche se il pegging può sembrare ancora un tabù, la comunicazione aperta e l’esplorazione sono essenziali in qualunque relazione sessuale sana. Quando parliamo di sesso, desideri e curiosità… possono succedere cose meravigliose. È il primo passo in assoluto per avere una vita sessuale sana e gratificante.

Quando decostruiamo i ruoli di genere tradizionali, siamo destinati a scoprire sensazioni che non abbiamo mai provato prima. Per le donne, il concetto di penetrare il partner maschile significa porsi in una posizione dominante, un’esperienza poco frequente. Viceversa, per gli uomini eterosessuali, fare da partner passivo può dare una sensazione di vulnerabilità e aprire strade completamente nuove verso l’orgasmo maschile, come l’orgasmo prostatico tramite stimolazione anale. Scoprire cose nuove insieme al partner può farvi sentire più vicini, migliorando il sesso di coppia e la comunicazione.

Usare uno strap-on per penetrare analmente qualcuno non ha limiti di genere: chiunque può farlo.

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Esplorare il ‘peaking’: La tecnica masturbatoria (quasi) magica

17/06/2021
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E se ti dicessimo che c’è una semplice tecnica per la masturbazione chiamata ‘peaking’ che potrebbe farti sperimentare degli orgasmi migliori, la proveresti? Certo! <3

Il peaking (anche detto ‘edging’, controllo dell’orgasmo, ‘surfing’ o ‘teasing’) è la pratica che consiste nel portare il piacere fino al ‘picco’ dell’eccitazione, appena prima dell’orgasmo, interrompere la stimolazione e poi ricominciare. L’idea alla base del peaking è che ripetendo questa sequenza di fermate e ripartenze si raggiunge un livello superiore di eccitazione sessuale e, come risultato, si sperimenta un orgasmo più intenso. La ricerca su empowerment femminile e piacere mostra che il 66% delle persone dotate di vulva che hanno provato il peaking hanno orgasmi più potenti e più prolungati.

Se l’idea di orgasmi migliori non fosse sufficiente, di per sé, a convincerti, ecco alcuni vantaggi offerti dal peaking.

1.          Il peaking aiuta a raggiungere l’orgasmo. Per sperimentare orgasmi più potenti, bisogna prima di tutto essere capaci di raggiungerli, gli orgasmi. Per molte donne, provare ad avere un orgasmo durante il sesso è stressante. A tal punto che solo il 65% delle persone dotate di vulva raggiunge l’orgasmo durante il sesso eterosessuale. L’eccitazione sessuale che si va accumulando con il peaking e la stimolazione del clitoride può aiutare le donne a sentirsi più a loro agio durante l’intimità, aumentando le probabilità di avere un orgasmo.

2.          Il peaking ti fa durare di più. Nel 1956, il Journal of Sexual Medicine ha pubblicato un articolo in cui si presentava il metodo stop-and-start come trattamento per l’eiaculazione precoce. Questa tecnica, che essenzialmente è quello che ora chiamiamo peaking, aiuta le persone dotate di pene a controllare l’eiaculazione. La ricerca mostra che gli uomini durano in media 5,4 minuti prima di raggiungere l’orgasmo durante il sesso penetrativo, mentre alle donne serve quasi tre volte tanto per venire. Praticare il peaking con il metodo stop-and-start può contribuire a far sì che tutti abbiano la propria dose di soddisfazione.

3.          Il peaking contribuisce a colmare il divario orgasmico. L’abbiamo già detto e lo ripetiamo: il divario orgasmico è un dato di fatto. Per colpa della nostra cultura troppo focalizzata sulla penetrazione, molte donne eterosessuali hanno difficoltà a raggiungere l’orgasmo durante il sesso. Ma la verità è che solo dal 3% al 10% delle donne riesce ad avere un orgasmo con la sola penetrazione. Questi numeri sottolineano l’importanza della stimolazione clitoridea per le persone dotate di vulva. Provare il ‘peaking’ con il tuo partner può aiutarti a scoprire cosa di piace e a colmare il divario orgasmico nel vostro rapporto.

4.          Il peaking aumenta l’autoconsapevolezza e la fiducia in se stessi. La consapevolezza del proprio corpo, sapere cosa funziona e cosa non funziona per ognuno di noi è la questione centrale del peaking. Praticato regolarmente, da sola o con il partner, il peaking può aiutarti ad entrare più in sintonia con i tuoi sensi e desideri. Più riesci a scoprire cosa fa scattare la scintilla per te, maggiore sarà il tuo senso di empowerment e meglio riuscirai a comunicare i tuoi desideri al partner.

Ci sono molti modi di esplorare il peaking, ma non importa quale si sceglie: l’importante è ricordare che non è una gara.

Ogni corpo è diverso, ma con il tempo e la pratica riuscirai a scoprire cosa funziona per te. Nel frattempo, ecco alcuni modi per iniziare.

1.          Provaci in solitaria. Il metodo più utilizzato sia da persone dotate di vulva sia da persone dotate di pene è il metodo stop-and-start. Consiste nel concedersi un po’ di amore per se stessi fino ad arrivare al limite dell’orgasmo, per poi fermarsi per circa 30 secondi. Se non vuoi fermarti completamente, puoi anche rallentare i movimenti o concentrare l’attenzione su un’altra parte del corpo. L’importante è che il livello di eccitazione sessuale si abbassi in modo significativo senza scomparire del tutto. Il processo va ripetuto finché non si è pronti ad avere un orgasmo.

2.          Usa dei sex toy. Le persone dotate di vulva possono trarre beneficio dall’esplorazione del peaking con un sex toy che abbia un componente per la stimolazione del clitoride , realizzato appositamente per dare piacere al corpo femminile. In più, se si usano modelli di vibratore con un pulsante on/off accessibile è facile fermare e riavviare la stimolazione.

3.          Fallo con un partner. La comunicazione è estremamente importante quando si pratica il peaking con un’altra persona. Devi far sapere all’altro quando hai raggiunto il punto di piacere a cui vuoi che si fermi. È anche importante comunicare chiaramente quando si è pronti ad avere un orgasmo per evitare di sentirsi frustrati perché il partner si trattiene. Nei momenti di pausa, chiedi al tuo partner di spostare l’attenzione su altre parti del tuo corpo, come i capezzoli e il collo.

Puoi praticare il peaking per tutto il tempo che vuoi, ma fai attenzione agli orgasmi che scompaiono. Quando si verifica questo fenomeno si può avere la sensazione di aver avuto un orgasmo a metà o che l’orgasmo sia svanito in modo del tutto impercettibile alla fine di una seduta di peaking. L’orgasmo che scompare può verificarsi quando interrompi il peaking troppo presto o se ritardi l’orgasmo troppo a lungo. La buona notizia è che più fai pratica e impari a conoscere il tuo corpo, più riuscirai a scoprire come evitare gli orgasmi che scompaiono e a raggiungere il miglior orgasmo possibile.

Ora è giunto ufficialmente il momento di concedersi un po’ di amore per se stessi e iniziare con il peaking… basta solo ricordare di fermarsi ogni tanto.

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Perché i ‘postliminari’ sono importanti quanto i preliminari

17/06/2021
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È vero… i preliminari possono aiutare i partner a sentirsi vicini e ad entrare in intimità, il che in definitiva porta a una maggiore eccitazione per entrambi”, afferma la dottoressa Debra Herbenick, direttore del Centro per la promozione della salute sessuale dell’Università dell’Indiana a Bloomington.

E c’è una sola regola: qualunque sia il tempo che pensi di dover dedicare ai preliminari… è sempre meglio moltiplicarlo almeno per due.

Ma cosa dire dei ‘postliminari’?

I postliminari, come si può facilmente indovinare, sono i momenti subito dopo il sesso; e proprio come i preliminari, possono durare solo pochi minuti o diverse ore…

Il dopo sesso è il momento in cui la sensibilità è ai massimi livelli e l’intimità fisica è maggiore: e potrebbe trattarsi della parte migliore e più trascurata del sesso di coppia.

Le attività postliminari possono assumere infinite forme: dalle coccole alle tenerezze, ai baci, ma anche pulirsi, asciugarsi, fare un bagno, fare i grattini sulla schiena, ecc. Qualunque forma assumano, quasi sempre fanno sì che si ristabilisca la connessione con il partner e si rafforzi il legame emotivo.

Uno studio del 2014 ha riscontrato che le coppie che si dedicano ai postliminari o “affetto post-coitale” riferiscono una “maggiore soddisfazione sessuale all’interno della loro relazione”. Lo studio, inoltre, ha rivelato che l’affetto post-coitale è particolarmente importante per le coppie che hanno figli, per le quali l’intimità fisica è una conquista a caro prezzo.[1]

Quindi, proprio come i preliminari sono un fattore importante per fare dell’ottimo sesso, i

[1] Denes, A., & Afifi, T. D. (2014). Pillow talk and cognitive decision-making processes: Exploring the influence of orgasm and alcohol on communication after sexual activity. Communication Monographs, 81(3), 333-358.

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30 consigli per un sesso migliore dopo i 50

17/06/2021
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Ci sono molte cose che cambiano nella nostra vita mano a mano che invecchiamo, compreso il sesso. Ma non significa che il sesso dopo i 50 debba cambiare in peggio.

Le sfide legate ai problemi medici e al cambiamento dell’immagine corporea possono influire sul modo in cui facciamo sesso, ma con questi 30 semplici consigli possiamo ancora portare l’intimità al livello successivo ben oltre i 50 anni.

Quando si tratta del sesso dopo i 50, la salute personale è al primo posto.

1.        Parlane con il tuo medico. Gli effetti collaterali di alcuni farmaci potrebbero provocare un calo della libido, disfunzione erettile o secchezza vaginale. Decidi insieme al tuo medico se regolare il dosaggio o passare ad altre marche di medicinali che potrebbero fare miracoli per la tua vita sessuale.

2.        Controlla la pressione. L’ipertensione può causare problemi cardiovascolari che possono portare a disfunzione erettile.

3.        Non trascurare il sonno. Quello di dormire abbastanza è sempre un ottimo consiglio, ma sapevi che ha un impatto notevole sulla tua vita sessuale? La ricerca dimostra che i livelli di testosterone negli uomini crollano quando non dormono a sufficienza, e questo può causare problemi di erezione. D’altra parte, le donne tendono a sentirsi più eccitate dopo una buona dormita.

4.        Evita di bere troppo alcol. L’alcol interferisce con la capacità di sentire la stimolazione sessuale, e può causare problemi di eiaculazione negli uomini e difficoltà nel raggiungere l’orgasmo nelle donne.

5.        Usa un lubrificante. Mano a mano che le donne invecchiano ed entrano in menopausa, le pareti vaginali tendono ad assottigliarsi e a diventare più secche e, se non trattate, possono causare dolore durante il sesso. Usa un lubrificante a base d’acqua e senza profumazione per prevenire possibili reazioni e goditi al meglio il sesso dopo la menopausa.

6.        Usa dei prodotti idratanti vaginali. Mentre il lubrificante si usa durante il sesso, gli idratanti vaginali vanno applicati ogni giorno (come gli idratanti per il corpo) per alleviare i sintomi della secchezza vaginale.

7.        Evita i lavaggi intimi. Secondo gli esperti sulla salute, compresi quelli dell’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG), bisognerebbe evitare i lavaggi interni. Questa pratica può far peggiorare la secchezza e alterare la flora vaginale.

8.        Fai una camminata veloce. Rimanere attivi è essenziale per la salute nel suo complesso, e anche per la salute sessuale. Non solo una camminata veloce può risollevare l’umore, ma sentirsi in forma può far aumentare la libido e dare più fiducia in se stessi quando si tratta di fare sesso.

9.        Prova lo yoga o il Pilates. Gli sport a basso impatto come lo yoga e il Pilates possono aumentare la flessibilità, il che a sua volta può far sentire più avventurosi quando si tratta di provare nuove posizioni.

10.   Fai gli esercizi di Kegel. Mano a mano che invecchiamo, la muscolatura del pavimento pelvico tende ad indebolirsi e questo può causare diversi problemi di salute per entrambi i sessi. Fare gli esercizi di Kegel quotidianamente può aiutare le donne a rafforzare il pavimento pelvico e può perfino aiutare gli uomini a superare l’eiaculazione precoce e la disfunzione erettile grazie ad un maggiore afflusso di sangue verso il pene.

11.   Fai un bagno caldo. Se hai dolori fisici o soffri di artrite, fare un bagno caldo prima dei momenti intimi può aiutare la muscolatura a rilassarsi e contribuire ad alleviare l’infiammazione nelle articolazioni.

 

Per avere buoni risultati, l’esplorazione del sesso di coppia dopo i 50 deve iniziare prima di entrare in camera da letto.

1.        Comunica con il tuo partner. Parlare con il tuo partner di cosa ti fa sentire a tuo agio o a disagio con il passare degli anni vi aiuterà ad essere entrambi sulla stessa lunghezza d’onda, un ottimo punto di partenza per un’esperienza più gratificante.

2.        Datevi appuntamento. Per alcune coppie che stanno insieme da anni, capita spesso che il sesso passi in secondo piano all’interno della relazione. Fissare un tempo per l’intimità significa essere certi che l’incontro avvenga, evitando inoltre le frustrazioni che potrebbero sorgere con il tempo.

3.        Fate sesso a un orario diverso. Se siete abituati a fare sesso prima di dormire, provate a fare sesso appena svegli al mattino per cambiare un po’. Avrete uno sguardo completamente diverso sulla giornata che vi aspetta.

4.        Prendetevi del tempo per stare lontani l’uno dall’altra. In ogni relazione arriva un momento in cui sembra di sapere tutto dell’altra persona. Prendersi un po’ di tempo per stare lontani l’uno dall’altra aiuta a tenere vivo il legame e a infondere quel pizzico di mistero tanto necessario alla relazione.

5.        Fai un elenco delle esperienze sessuali che vorresti provare. Scrivi un elenco di tutte le esperienze intime che tu e il tuo partner non avete mai provato in precedenza ma vorreste provare, e poi mettetevi d’impegno per provarle insieme, una dopo l’altra. È un modo divertente per continuare ad esplorare il sesso di coppia.

Condividi le tue conoscenze. Se hai letto un articolo interessante sul sesso, che si tratti di una tecnica o di qualcosa che ti piacerebbe provare, parlane con il tuo partner. In questo modo avrai un punto di riferimento e non avrai l’impressione di criticare il partner.

 

Fare sesso dopo i 50 non deve essere per forza noioso.

1.        Crea l’atmosfera. Se ti senti nervosa o non sei a tuo agio nel farti vedere nuda dal partner alla piena luce del giorno, prova con l’illuminazione soffusa. Non solo ti farà sentire più a tuo agio, ma darà anche un tocco sexy alla stanza.

2.        Non avere fretta. Se hai problemi di secchezza vaginale, concediti tutto il tempo necessario per raggiungere l’eccitazione e sentirti sensuale. Il tuo corpo avrà più tempo per produrre una lubrificazione naturale.

3.        Fate dei preliminari l’evento principale. Se hai iniziato ad avvertire dolore durante la penetrazione nel sesso dopo la menopausa, concentratevi sulle attività preliminari, come la masturbazione reciproca e il sesso orale. Potrete così esplorare i vostri desideri senza provare dolore.

4.        Fai un massaggio al tuo partner. Nella nostra cultura si dà troppa importanza al sesso penetrativo, mentre tutti i tipi di contatto possono portare ad orgasmi intensi. Prova a fare un massaggio sensuale al tuo partner e potreste scoprire nuove zone erogene di cui non eravate a conoscenza.

5.        Prova posizioni diverse. Più si cerca di capire cosa funziona e cosa non funziona a livello individuale, più ci si sente a proprio agio durante il sesso, e più si riesce ad apprezzarlo. Evita di sforzare le articolazioni durante il rapporto adottando delle posizioni a basso impatto, come la posizione a cucchiaio.

6.        Mettiti sopra. Se sei una persona dotata di vagina e avverti dolore durante il sesso penetrativo, stare sopra è un vantaggio perché permette di controllare la profondità della penetrazione, evitando un dolore superfluo.

7.        Usa un cuscino. Non c’è assolutamente nulla di cui vergognarsi nel mettersi comodi. Collocare un cuscino sotto la schiena durante la posizione del missionario dà sostegno e offre uno strato di comodità extra. In più, la posizione sollevata può aiutare il partner a raggiungere meglio certi punti.

8.        Impara a conoscere il tuo clitoride interno. La maggior parte delle persone dotate di vulva non sa che il clitoride è molto più della parte visibile che sporge oltre le labbra. Il clitoride si prolunga di circa dieci centimetri all’interno del corpo, avvolgendosi intorno al canale vaginale. Esplora i diversi modi di stimolare il tuo clitoride interno, da sola o con un partner, e potresti scoprire un mondo tutto nuovo di possibilità orgasmiche.

9.        Pratica il ‘peaking’. Noto anche come ‘edging’, il ‘peaking’ è una pratica che consiste nel portare il piacere sull’orlo dell’orgasmo, fermarsi per alcuni istanti, e poi ripetere questa sequenza di fermate e ripartenze finché non si è pronti ad avere un orgasmo. Questa tecnica può prolungare il sesso, aumentare l’eccitazione e migliorare gli orgasmi.

10.   Usa dei sex toy. Introdurre vibratori e altri sex toy  nel sesso di coppia può rendere più piccante la relazione e aiutare entrambi a raggiungere la grande O. All’inizio guida il tuo partner, spiegando come ti piace che siano usati i sex toy su di te, e poi sentitevi liberi di esplorare insieme.

11.   Concentrati sulla respirazione. È dimostrato che la respirazione profonda favorisce il rilassamento e allevia la tensione, ma è provato anche che quanto più si respira in profondità, più intensi possono diventare gli orgasmi.

12.   Ridi. Il sesso deve essere divertente, quindi se ti capita di avere qualche problema là sotto, ridici sopra insieme al tuo partner. È probabile che sia nervoso quanto te. Ridere allevierà la tensione e dopo riuscirete a spassarvela ancora meglio.

Pratica il sesso sicuro. Solo perché sei entrata in menopausa e non puoi più rimanere incinta non significa che le infezioni a trasmissione sessuale non siano ancora in agguato. Usare il preservativo e fare le analisi di controllo sono

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Il sesso lesbico è vero sesso

19/05/2021
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La verginità è patriarcale, è un costrutto… ed è una cosa totalmente stupida. Per me che sono una lesbica di 26 anni è quasi divertente pensare che qualcuno possa mettere in discussione la validità del sesso lesbico… ma è anche vero che le giovani lesbiche di solito si trovano a dover trovare da sole una definizione.

Quando la penetrazione non è la protagonista dello spettacolo e la società dice il contrario… dobbiamo essere noi a decidere se siamo ancora “vergini” (o perfino se la questione abbia o no importanza).

Per quanto mi riguarda, quando ho avuto il primo orgasmo con la mia partner a 17 anni, ho deciso che non ero più vergine, e questo è quanto. In quel momento non mi è sembrato qualcosa di rivoluzionario, ma credo che in qualche modo lo fosse.

Decidendolo da sola, ho ridefinito cosa era importante durante il sesso: orgasmi, connessione, piacere, affetto, intimità. E questo è una forma di empowerment.

È interessante notare che tempo dopo, quando la mia prima partner e io abbiamo preso strade diverse, alla fine lei è andata a letto con un ragazzo… e nella sua versione della storia, è stato lui a “prendere la sua verginità”. Questo mi ha senz’altro fatto mettere in discussione alcune cose, e mi ha fatto sentire in un certo modo insignificante nella sua vita, che è una sensazione di merda. Ma ripensandoci adesso che ho più esperienza con le donne e con alcuni uomini, per me è ancora più chiaro che è stato assolutamente con lei che ho “perso la verginità”.

E va anche bene, in un certo modo, che la prima volta nel sesso lesbico non abbia avuto la stessa importanza per me e per lei. È molto liberatorio, perché ho pensato solo a posteriori alla mia “verginità”, ma non in quel momento. E questo ha permesso ad entrambe di focalizzarci solo sul piacere dell’altra.

Insomma, da quello che ho imparato, il sesso è molto più gratificante quando non ci si focalizza su un’unica cosa, come la penetrazione o la “verginità”, e questo è vero indipendentemente dalla persona con cui si fa sesso. Il sesso lesbico è il sesso più intimo di cui ho avuto esperienza, e se si riesce ad ignorare gli ideali esterni ed eteronormativi su cosa dovrebbe essere il sesso, è anche quello più liberatorio.

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La prima volta nel sesso gay: Aspettativa e realtà

19/05/2021
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Two men holding each other

Il sesso è molto più della penetrazione, e questo lo sappiamo. Ma questo è vero soprattutto quando si tratta della prima volta nel sesso gay. Abbiamo intervistato uomini gay di tutte le età in merito alle aspettative sulla loro prima volta rispetto alla realtà che si sono trovati ad affrontare.

Vediamo cosa hanno detto:

“Ho fatto coming out con i miei genitori quand’ero già avanti negli anni… molto tempo dopo che avevo iniziato a fare sesso con altri uomini. Negli Stati Uniti, gli adolescenti minori di 18 anni non possono nascondere la propria storia medica ai genitori, e questa è una cosa da tenere a mente. Siamo i più a rischio per l’HIV, quindi è importante indossare sempre un profilattico e fare dei controlli di routine per le malattie a trasmissione sessuale ogni 3-6 mesi.” – Max, 36 anni

“Il sesso ha a che fare con le emozioni. Io usavo il sesso più che altro come una valvola di sfogo per le mie frustrazioni nei confronti dei miei genitori ultra conservatori, ma a quel tempo non ne ero del tutto consapevole. Più maturavo, più capivo quello che avevo fatto, e più iniziavo a godermi davvero il sesso. È bene essere in una situazione positiva dal punto di vista emotivo… non mi sarei mai aspettato che fosse così importante.” – Ope, 27 anni

“Come la maggior parte dei ragazzi, ho guardato un sacco di porno prima di provare a fare sesso… e il porno è sicuramente una versione più ripulita, revisionata, della realtà (come è giusto che sia)! Usate il lubrificante… anche più di quello che pensate, e comprate delle salviettine per dopo!” – Jake, 22 anni

“Ero fuori di testa per la mia prima volta – dentro di me avevo deciso che ero pronto, ma quando è arrivato il momento, non sono riuscito subito a fare sesso anale. E ripensandoci, sono così contento che le cose siano andate così, il sesso anale richiede molta pazienza e fiducia… soprattutto la prima volta, quindi non preoccupatevi. I preliminari sono fantastici, e fare le cose con calma mi ha fatto apprezzare tutto ancora di più.” – Enrico, 18 anni

“Credo che tutti dovrebbero sperimentare il sesso sia attivo che passivo. Quando fantasticavo sul sesso, avevo sempre il ruolo attivo… ma quando ho provato il sesso passivo nella vita reale, alla fine mi è piaciuto altrettanto. Non è necessario avere già capito tutto prima di cominciare.” – Leo, 40 anni

“Non tutti fanno un lavaggio intimo prima di fare sesso anale… c’è un modo assolutamente specifico di farlo, ma consiglierei di leggere di più sull’argomento se vi interessa. Ma qualunque cosa scegliate, sappiate che il sesso è sporco, ed è impossibile evitare che lo sia. Immagino che non sapessi davvero cosa aspettarmi a questo proposito, ma ho scoperto che seguendo una dieta sana e ricca di fibre non c’è bisogno del lavaggio intimo, almeno per me.” – Gus, 21 anni

“Andate piano! Voglio dire, forse per alcuni non c’è bisogno di dirlo, ma per me, io ero così eccitato di arrivare all’evento principale, che ero un po’ troppo entusiasta all’inizio. Fare le cose moooolto lentamente non è forse quello che mi aspettavo, ma è essenziale per far sì che la prima volta sia una bell’esperienza.” – Kyle, 20 anni

“Non ho cominciato ad apprezzare davvero il sesso anale prima di arrivare alla soglia dei trent’anni. Non avevo idea di quanto sarebbero stati frustranti i miei anni giovanili. Ma cercate di non scoraggiarvi, dovete solo acquisire più fiducia nelle vostre capacità e la verità è che andrà sempre meglio.” – Alessandro, 37 anni

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20 cose che non si vedono nel porno mainstream

19/05/2021
minuti
di lettura
Men on top of a woman in bed while she is on her phone

Anche se sappiamo che il porno non è una rappresentazione esatta del sesso, in assenza di una buona educazione sessuale diventa difficile separare in modo consapevole l’intrattenimento dai falsi miti su come dovrebbe essere il sesso.

Ma quello che rende il sesso nel porno davvero irrealistico non sono tanto i finti orgasmi urlati, o le situazioni improbabili – ma piuttosto quello che accade dietro le quinte.

Non è tanto quello che si vede, ma quello che non si vede.

Le fantasie influenzano le nostre aspettative, che ci piaccia o no, quindi è sempre bene tenere presente tutto quello che viene escluso dal porno.

Ecco un elenco non esaustivo di 20 cose che non si vedono nel porno mainstream:

1. Consenso. Le pornostar devono dare il proprio consenso davanti alla telecamera prima di girare una scena, oltre a firmare un contratto cartaceo. Ma nella vita reale il consenso è sexy! Dovremmo tutti stabilire dei limiti e assicurarci che i nostri partner siano entusiasti di fare sesso con noi.

2. Orgasmi veri. Cosa c’è di più sexy di un vero orgasmo femminile? È una cosa che l’industria del porno sta ancora cercando di capire… ed è un problema enorme. Al tempo stesso, le donne vengono rappresentate in preda ad orgasmi pazzeschi, che vengono raggiunti grazie a un rapporto martellante dopo preliminari brevissimi. Nella vita reale, un rapporto simile sarebbe doloroso.

3. Lubrificante. L’applicazione e la riapplicazione di lubrificante avviene a telecamera spenta, e se ne fa abbondantemente uso. Ma non si vede mai una pornostar con un flacone in mano. Quando due (o più) estranei fanno sesso davanti a una troupe cinematografica, di solito l’atmosfera non è delle più eccitanti. Il lubrificante è un must anche durante le scene anali.

4. Preparazione anale. Magari il sesso anale fosse così facile come sembra nel porno, ma nella realtà non è così. Dietro una perfetta scena di sesso anale si nascondono grandi quantità di lubrificante, preparazione anale, addestramento con plug anale, dieta controllata e salviettine.

5. Momenti imbarazzanti. Il sesso può essere imbarazzante, dalle conversazioni strane alla difficoltà nel togliere alcuni indumenti.

6. Fare pipì dopo il sesso. Per le donne è molto importante fare pipì dopo il sesso, previene le infezioni delle vie urinarie ed elimina gli eventuali batteri, ma questa scena nel porno non si vede mai.

7. Amore. La maggior parte degli attori non ha un legame esistente o profondo con la persona con cui fa sesso, quindi cose come le risate e una vera chimica si vedono raramente sullo schermo.

8. La pulizia. Il sesso nella vita reale è sporco… e spesso nel porno lo è ancora di più. Eppure non vedrete mai una salviettina o un asciugamano sullo schermo.

9. Pause per bere. Anche le pornostar hanno bisogno di idratarsi…

10. Timidezza. Gli attori sono per la maggior parte professionisti retribuiti, il che ovviamente può contribuire al fatto che sembrino a proprio agio sullo schermo e con il loro corpo.

11. Comunicazione. Abbiamo già parlato del consenso iniziale, ma nel porno non si vede molta comunicazione neanche durante il sesso. Raramente c’è un dialogo durante un cambio di posizione, e i sex toy semplicemente compaiono come per magia.

12. Profilattici. La maggior parte delle scene porno non contemplano i profilattici, ma questo non vuol dire che non venga usata alcuna protezione. Le analisi per le malattie a trasmissione sessuale sono una parte importantissima per chi lavora nel porno: gli attori devono sottoporsi agli esami ogni 14 giorni. Un’altra cosa che non vediamo è se le attrici prendono la pillola o hanno la spirale.

13. Peli pubici. Si vedono raramente.

14. Vaginismo. Uno spasmo muscolare involontario che impedisce il rapporto vaginale: a volte capita, e può essere perfettamente normale, ma non lo vedrete mai sullo schermo.

15. Disfunzione erettile. Lo stesso vale per la disfunzione erettile, non vedrete mai un uomo che ha difficoltà ad avere un’erezione, che non raggiunge un’erezione completa o che ha un’eiaculazione precoce.

16. Sesso durante il ciclo mestruale.

17. Discussioni che finiscono con la frase “non se ne parla nemmeno”. Il risultato non sarebbe un bel porno.

18. Tempo dedicato a lei. 15 minuti per il sesso orale non sembrano essere in programma, eppure dedicare tempo alla partner dovrebbe essere la regola nella vita reale.

19. Piacere ed eccitazione reali. L’eccitazione e il piacere possono richiedere tempo, e spesso anche una certa connessione con il proprio partner – due cose che normalmente non si vedono nel porno.

20. Sex toy. Solitamente, oggetti come i plug anali per la preparazione o l’uso di un vibratore durante un rapporto etero non vengono mostrati. Fondamentalmente, i giocattoli erotici che facilitano il piacere del partner ricevente di solito non si vedono.

 

E nel caso ci sia bisogno di un promemoria finale… il porno NON È il sesso della vita reale, e non dovrebbe essere usato come punto di riferimento per il “buon sesso”. C’è molto di più da esplorare

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